GIULIO RIGONI
Nato a Roma nel 1976, Giulio Rigoni inizia a dipingere da autodidatta riuscendo ben presto a raggiungere uno stile molto personale che lo rende facilmente riconoscibile. Una pittura raffinata ed intimista a cavallo tra antico e moderno e diversi i riconoscimenti internazionali, tra cui la Biennale di Dakar, mostre a Boston, Parigi e recentemente a Londra.
Nella ricerca di equilibrio tra estetica classica e modo di concepire le forme in chiave contemporanea, la sua arte si carica di immagini irreali, spesso incantate, sospese in atmosfere che ci suggeriscono tempi lontani, lasciando allo spettatore il compito di decodificarne il senso secondo una interpretazione personale. Rigoni ci trasporta in un mondo bidimensionale dove l’apparente immobilità di volti, giardini, labirinti, castelli e torri assume l’ordinata sobrietà della pittura tardo-medievale e dove i piani prospettici si aprono, come Wunderkammern, su deliziose vedute fiabesche.
Dal punto di vista tecnico, pur sperimentando l’utilizzo di diversi materiali come carta, ottone e tessuto, la sua cifra è quella della pittura ad olio su legno spesso impreziosita dalla foglia d’oro.


