
VERA ROSSI
Vera Rossi è nata a Milano nel 1968. Inizia la sua attività di fotografa collaborando con diversi archivi, tra i quali l’Archivio di Stato e l’Archivio Capitolino, e nel 2013 alcuni suoi lavori sono stati scelti per un’installazione all’Armory Show di New York. Nel 2019 ha esposto al Museo del Paesaggio di Verbania e da Nonostante Marras a Milano, lo spazio espositivo dello stilista Antonio Marras. Nel corso degli anni ha partecipato con diversi progetti al MIA Photo Fair di Milano, al The Phair di Torino, Art Verona e Arte in Nuvola a Roma. Al suo lavoro sono state dedicate diversi interventi critici, tra cui quelli di Francesca Alfano Miglietti, Angela Madesani e Chiara Spangaro. Tra i suoi collezionisti ci sono Germano Celant, Paolo Taviani, Peppe Servillo e Roberta Einaudi.
Rossi si serve di tecniche come la sgranatura e il soft focus, che consentono al suo immaginario poetico di manifestarsi in modo concreto. Una costante negli scatti di Rossi è la visione interno/esterno, spesso incorniciata dalla presenza di una finestra. Questo elemento accentua la potenza evocativa delle immagini, suggerendo un confine illusorio e inesistente. L’uso del plexiglass come supporto, grazie alla sua trasparenza e alla sua qualità riflettente, amplifica il carattere ambiguo dei suoi scatti.